| Associazione FAIR | News - Decreto Covid: l’UE si apre ai vaccini non-EMA
  • Il carrello è vuoto

News

11/02/2022
» BLOG

Decreto Covid: l’UE si apre ai vaccini non-EMA

È stato approvato, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 Febbraio 2022, ed entrato in vigore il giorno successivo, il nuovo Decreto Covid. Al suo interno, importanti novità che impattano considerevolmente il settore fieristico.

Ci stiamo riferendo all’apertura delle frontiere e alla possibile fruizione dei servizi (e quindi alle fiere) da parte di visitatori extra-UE in possesso di certificazione vaccinale con uno dei vaccini non approvati dall’Agenzia del farmaco europea (EMA), possibilità fino ad oggi preclusa.

Il Decreto Covid

Nell’articolo 3 del nuovo decreto, infatti, si legge:

Nel caso di vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, l'accesso ai servizi e alle attivita' di cui al primo periodo e' consentito in ogni caso previa effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

Se consideriamo che la platea di questi vaccini comprende svariati paesi del Sud America, la maggior parte dell’Asia e la Russia, non stiamo parlando di numeri risibili.

L’appello delle associazioni di categoria

Sia figure professionali come i business traveller, che turisti stranieri extra UE e vaccinati prevalentemente con Sputnik, Sinopharm e Sinovac, infatti, erano fino ad oggi impossibilitati ad utilizzare tutti quei servizi che richiedono il Green Pass, a sua volta connesso all’immunità veicolata solamente da uno dei vaccini nella lista di approvazione dell’EMA.

E’ un’apertura richiesta precedentemente a gran voce da diversi rappresentanti di filiere del settore, in particolare Federmacchine (Federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali) e Federturismo (Federazione nazionale dell’industria dei viaggi e del turismo del sistema Confindustria), che uscendo già pesantemente danneggiati da due anni di pandemia, si erano ritrovati a pagare lo scotto di misure restrittive piuttosto stringenti.

Ora i buyer ed i professionisti del settore, ma anche i turisti ed i visitatori di eventi più piccoli, tutti accomunati dall’amore per il made in Italy, potranno tornare a calcare il suolo del Bel Paese in piena sicurezza.





Torna indietro