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12/12/2022
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IL BUON NATALE È QUELLO CHE COMINCIA MEGLIO

Esperto di sostenibilità e membro del comitato scientifico di ECOEVENTS.IT, Romano Ugolini dimostra che con la riduzione dell’impatto ambientale di allestimenti e programmi gli eventi natalizi mettono in pratica molti ottimi propositi per il futuro.

Attualizzare il Natale senza snaturare le sue antiche tradizioni è una sfida che, ogni anno, impegna i curatori di eventi pubblici, aziendali e privati a escogitare idee sempre nuove. Mentre le variazioni sul tema già realizzate sono così tante che è sempre più difficile escogitarne una nuova e più suggestiva o fantasiosa dalle precedenti, la migliore soluzione è ancora quella classica, e “sempre-verde”, di mettere in pratica una “buona azione”. La festa infatti sprona tutti a un comportamento virtuoso di cui negli eventi celebrativi può venir data concreta dimostrazione in tanti modi: dai promotori coinvolgendo i partecipanti in opere di beneficenza e solidarietà e dagli organizzatori pianificandone lo svolgimento con cura a ridurre gli sprechi.

R.U. : « Riciclare è utile, ma più e prima di smaltire materiali serve evitare l’accumulo dei rifiuti. Ad esempio, invece che in bicchieri di plastica e carta “usa e getta” in feste e mercatini natalizi tedeschi da molti anni è consuetudine servire i tradizionali vin-brulé e tè speziati in tazze di ceramica, il cui costo è subito rimborsato a chi, dopo la consumazione, restituisce il contenitore agli organizzatori, che l’anno successivo riutilizzano la dotazione standard e per ogni edizione dell'evento ne approntano uno stock da collezione, il cui acquisto è anche un’attrattiva di forte richiamo per cittadini e turisti ».

Nel 2022 l’attenzione ecologica è un “effetto speciale” del Natale anche in Italia, dove l’anno è cominciato con il divieto alla produzione e, ad esaurimento scorte, all’impiego degli accessori monouso di plastica e culminato con l’inclusione di ambiente, ecosistemi e biodiversità nei patrimoni nazionali tutelati dalla Costituzione. Inoltre, la norma europea che entrerà in vigore dal 2024 impone alla gran parte delle aziende di grandi, medie e piccole dimensioni (in Italia circa 6 MILA imprese) di redigere il “bilancio di sostenibilità”, cioè un resoconto, anche economico, degli impegni assunti e degli obiettivi raggiunti con le attività Corporate Social Responsibility (CSR). Poiché gli interventi di tutela dei patrimoni ambientali e di salvaguardia delle risorse naturali sono vanificati da molteplici piccole “cattive abitudini”, tante che nell’insieme provocano un enorme quantità di danni e perdite, il “buon esempio” di un comportamento virtuoso viene dato proprio contestualmente a una festa, pubblica, aziendale o privata, uno spettacolo o un mercato di Natale.

R.U. : « Gli eventi natalizi possono realizzare molte azioni “green”. Dall’impiegare abeti vivi il cui uso incentiva le produzioni sostenibili al creare scenografie con addobbi, decorazioni e allestimenti di “seconda mano”, tanti accorgimenti efficaci sono proprio quelli di “buon senso” che magari si mettono già in pratica senza enfasi. Ma senza saper calcolare i risparmi economici in rapporto ai benefici ambientali e criteri di economia circolare, soprattutto senza riuscire a dimostrarne i vantaggi con prove inconfutabili, anche le migliori idee non possono venir dichiarate soluzioni ecologiche qualificanti e distintive delle proposte e offerte commerciali».

La certificazione ECO-EVENTS viene rilasciata al supermanto della verifica che appura il compimento di almeno il 60% di 115 “buone prassi” sostenibili realizzate nella pianificazione e durante e dopo lo svolgimento di un evento. Meno dettagliato e più rapido, eseguibile anche last-minute, l’attestato ECO-ACTION convalida gli effetti ottenuti con una o qualche pratica “verde”.

R.U.: « La valutazione della location evidenzia l’impiego di impianti di illuminazione a basso consumo e di sistemi per il risparmio di acqua e risorse energetiche, come rubinetti con timer per la regolazione dei flussi idrici nei servizi igienici e pompe di calore collegate a pannelli fotovoltaici. La adeguatezza dei menu si rileva dalle proposte, che devono intonarsi alla tradizione presentando prodotti agroalimentari del territorio: tipicità gastronomiche, ingredienti di pietanze e cocktail, vini, distillati e acqua,… tutti di provenienza kmZero, la frutta e la verdura anche stagionali, altrimenti secche o candite. Di ogni materiale e accessorio utilizzato negli allestimenti e per intrattenimenti e animazioni si possono verificare la corrispondenza ai requisiti della sostenibilità e la compatibilità ai criteri dell’economia circolare. Infine per inviti, segnaposto, biglietti augurali, regali,… che siano impiegati inchiostri green e, soprattutto, carta certificata ecologica, non riciclata».

Nelle foto:

 





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